Durante una seduta di TECAR-terapia, l’energia viene trasferita ai tessuti mediante due sistemi differenti: tecarterapia capacitiva: rilascia più energia nei primi strati sotto l’elettrodo, e‑cace sui tessuti molli e superficiali (muscoli, sistema vascolare e linfatico) tecarterapia resistiva: rilascia più energia nei tessuti ad alta impedenza (cioè che lasciano passare meno energia) per questo è utilizzata per applicazioni sui tessuti ossei, cartilaginei, tendinei etc. Nella pratica clinica il fisioterapista attua un mix tra capacitivo e resistivo per trattare tutti i tessuti che possono essere implicati nel processo patologico.

• Distorsioni ed edemi;
• Tendiniti e borsiti;
• Lesioni muscolari tendinee e legamentose;
• Traumi contusivi;
• Riabilitazione post-chirurgica;
• Cervicalgia e cervicobrachialgia;
• Lombalgie e lombosciatalgie;
• Lesioni meniscali;
• Algie croniche;
• Coxartrosi e gonartrosi;
• Fascite plantare.

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